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martedì 2 aprile 2013

oltre la siepe


Come puoi aspettarti che io sia allegra? Allegra perché?
Non c’è niente che va bene.
Vederti dentro un letto d’ospedale non è la mia massima aspirazione.
E sentirti esporre i soliti pensieri che, malgrado le batoste, sono rimasti
immutati, non è neanche il massimo.
Resto così, senza parole!
Mi limito a rispondere senza nulla aggiungere.
Sono state rare le volte che ho provato la sensazione inaspettata della novità.
Tanto tempo dentro un libro dove ogni pagina si ripete
Un libro che ho imparato a memoria.
Alcune pagine fastidiose nel suo ripetersi…….
E penso a Baricco, alle sue storie, ai suoi personaggi, ai castelli di rabbia e
sabbia che gli umani si costruiscono per sopravvivere.
Il mare con i suoi segreti; i rapporti umani che si vivono nell’assoluto silenzio e
nella non presenza.
Immaginazione, fantasia nell’assecondare il tempo che come un uragano travolge e spazza via castelli fragili e privi di luce.
Tortuosamente profonda, dove ogni desiderio di luce, ripetutamente, viene calpestato.