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mercoledì 31 dicembre 2014

31/12/2014


Eventi aventi bisogno di condivisione.
Ancora dimentico che non ci sei più, che tutta una vita è finita sotto un marmo consunto dal tempo.
Sul display del telefono è rimasto memorizzato il tuo nome modificato ironicamente.
Chiamo e....dall'altra parte una voce che vuole a se stesso dire: rispondo ma non ci sono.
E' lui, la penultima parte di me che ancora c'è.
L'anno sta per finire e riaffiorano ricordi, momenti e connubi.
Oggi mi manca chiamarti e trovare refrigerio nel tuo trasmettere coraggio nell'andare avanti.
Mi accorgo che sono andata avanti ugualmente...ma dove sto andando?
La neve scende giù e dentro sento lo stesso freddo di quando il sole brucia la pelle.
Tutto sembra scorrere come un fiume in piena, eppure, molte cose rimangono ferme.
Come dei massi che intralciano il defluire dello scorrere inesorabile.
Stasera sarà diverso l'addio all'anno che ci lascia...in ognuno di noi scorreranno nella mente immagini e momenti non condivisibili.
Ognuno terrà per sé i pensieri e sarà faticoso respingere qualche lacrima.
E si prosegue!

giovedì 18 dicembre 2014

dialoghi con la natura



Vorrei dirti che tutte queste luci mi provocano tristezza e malinconia.
Mi fanno ricordare quanta poca luce è rimasta dentro di me.
Ed è triste avere questa consapevolezza quando sai che il mondo va a rotoli.
Gli alberi anche se di luce artificiale si illuminano, il mio è sempre lì, maestoso ma buio.
I suoi rami pesano di ricordi, parole e pensieri. Si erge sempre più come a voler raggiungere il cielo e far sentire la propria stanchezza.
Oggi sto assaporando qualcosa che  avevo dimenticato….non te lo scrivo. Ho paura che si disperda.
Ma poi è così importante assaporare questo stato? Forse no!
Quello che assaporo adesso è quello che vivo sempre da quando non ci sei. Nessuno lo sa.
Luci, suoni, frastuoni sono il nulla che mi circonda. Il mio, non è essere pessimisti e vedere buia ogni cosa. E’ la verità assoluta. Siamo noi che cerchiamo di edulcorare questa verità. Sorrisi, risi, abbracci baci e belle parole. Ma il senso non è questo, è solo sopravvivere. La ricerca della felicità è cosa astrusa perché le piccole cose messe insieme non danno più niente neanche una briciola di quella agognata felicità. Oggi nessuno più bada alle piccole cose ma io sono ancora ancorata a quell’albero; quell’albero dai rami pesanti che tendono ad andare giù malgrado la cima si erge su. 
Vanno verso giù ma non si spezzano. Il mio albero mi dice: prosegui e non fermarti. 

lunedì 1 dicembre 2014

evoluzioni


A volte non capisco se sono io a cambiare continuamente e di conseguenza vedere le cose in maniera diversa e chi mi sta accanto è sempre stato così, oppure ho attraversato momenti di superficialità e forse anche di egoismo che non mi facevano sentire l'inadeguatezza che provo adesso nell'avere accanto le stesse persone.
 Mi sovviene un pensiero di Moravia: "le amicizie non si scelgono per caso, ma secondo le passioni che ci dominano".
Adesso penso alla noia di Moravia e andando a ritroso ricordo un conoscente sparito nel nulla...
Un conoscente solo in corrispondenza epistolare che riusciva  a trasmettermi  reattività e a trovare nella noia positività: l'arte del costruire.
Si cambia, il pensiero matura, cresce e apre le ali. Si spazia senza nessun confine, senza meta.
Guai ad approdare in qualcosa di finito.