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venerdì 27 novembre 2015


"Aveva un vestito nero, corto, scollato; sembrava una ragazzina. Ora dorme.
Avrei desiderato far l'amore. Ora qui, bevo e fumo e sento musica. tanti anni fa mi vedevo solo con una bella automobile, un maggiolino nero. Mi vedevo andare.
Adesso vedo un tavolo rettangolare di legno. Le sedie di legno con la base impagliata. E' ingombro.
L'orologio da polso nero, circolare. Un posacenere di metallo, una sigaretta si consuma. Telefonino, sigarette, accendini. Un vaso di fiori: tulipani gialli, gigli e rose rosa; frutta: un cestino. Bottiglia d acqua e una bottiglia di vino bianco: vermentino della riviera di ponente. Sento buona musica...ma tu scrivi, scrivi qualsiasi cosa. Ne ho bisogno."

Da: memorie non troppo lontane (2009)

giovedì 26 novembre 2015



Peccato che anni fa non ho dato tempo al tempo. Il tempo se si riesce a seguirlo da tutte le risposte alle nostre tante domande. Soprattutto apre tanti orizzonti mentali. La mente che tende a restare ferma nelle cose che ci fanno stare bene senza andare oltre quello che è.Non ci fa distaccare dall'origine delle cose.  Ma ogni cosa che nasce segue un percorso ed è li che bisogna soffermarsi. Di tanto in tanto bisogna analizzare questo percorso ed arrivare a delle conclusioni soprattutto capire se bisogna proseguire o fermarsi. Fermarsi e proseguire per altre vie. Senza sofferenza, senza provare il senso della sconfitta ma pensare che un altro capitolo del libro della nostra vita si è concluso. Mi chiedo anche se la saggezza in questa riflessione viene fuori da un percorso mentale di analisi o solo perchè quello che si vive non ci fa stare davvero bene. Anche in questo caso occorre dare tempo al tempo per avere risposte che si aggiungeranno ad altre.

martedì 24 novembre 2015



L’età più bella, per una donna, inizia quando smette di aspettarsi che la felicità arrivi da un uomo o dal di fuori, quando ha rispetto di sé e non baratta la sua dignità con niente al mondo, anche a costo di restare sola.